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il tempo

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È il tempo
– questo treno dissennato –
a lasciarci dondolare nelle strade,
nei luoghi, cari o meno cari, dove
siamo tutti noi uguali, umani,
silenziosamente soli con la polvere.

Talora la notte ci insegue parlando
d’un sospiro che si fa pianura d’anima,
quando il fango si scioglie in acqua
e dal mio pulsante vulcano si lava.
Ed è il magma fluente d’esistere,
raccontato nei secoli dei secoli
dove le lacrime sono sgorganti sorrisi.

Anche noi, esistiamo lontano dal terrore,
lontano dall’ombra che -qui,talvolta-
appare a intenebrirci d’insediate ossessioni.

  Cristina Bizzarri - 26/01/2014 08:34:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Io la leggo con un ritmo calmo, a ondate lunghe, come per rassicurare e nel contempo far sentire che ogni parola indica un percorso ineluttabile. Ecco perché è raccontata come una storia - o un mito - con un sottofondo di dolcezza e di pena. La scelta di frasi lunghe, dove niente è nascosto - tutti i connettori sono presenti, non si gioca sull’elusione - mi sembra corrispondere a una scelta stilistica e, insieme, di personale concezione del fare poesia in maniera limpida, dove la profondità viene data - qui - proprio dal non nascondere ma nel farlo con delicatezza.

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